LA CANDIDA ALBICANS
Il consumo di amidi e zuccheri causa la candida albicans
Quando si parla di candida albicans, si tende a credere che si tratti di un’infezione a trasmissibilità sessuale che coinvolge principalmente le donne (dove la malattia è più evidente) e che si possa essere immuni usando il profilattico durante i rapporti sessuali. Niente di più sbagliato. Al contrario siamo tutti coinvolti nella candida albicans, della quale siamo portatori fin dalla nascita. Per fare un pò di chiarezza, innanzitutto cos’è la candida albicans? E' un fungo saprofita (appartiene alla famiglia dei saccaromiceti) ed alberga normalmente nel nostro corpo e più precisamente nel tratto gastrointestinale (soprattutto nel colon).
La candida albicans è necessaria per alcuni processi metabolici, compresa la digestione degli zuccheri (mediante la fermentazione), essendo in grado di convivere con i batteri buoni presenti nell’intestino. Esistono settanta ceppi di candida (tra cui la più diffusa è la albicans) che convivono pacificamente ed in maniera simbiotica con il nostro corpo. Il problema sorge quando il nostro organismo si debilita o quando con dieta e stile alimentare errati, squilibriamo le forze in gioco, dando il via alla sindrome della candida.
Di che cosa si tratta?
Praticamente la candida albicans coglie l’opportunità di squilibrio del nostro corpo, per passare dalla fase innocua (lievito) a quella patogena (fungo), producendo delle ife (filamenti reticolari), che come dei tentacoli, si radicano sempre più nelle mucose intestinali, assorbendo nutrienti dall’ambiente e scaricando tossine ed enzimi.
In tal modo inizia la colonizzazione del nostro corpo.
La candida albicans è in grado di raggiungere la circolazione sanguigna e tramite questa, d’invadere vari organi. Infatti la candida albicans rilascia le sue spore, che possono rimanere dormienti per anni, per poi riattivarsi quando le condizioni del terreno (il nostro corpo) lo permettono. Le infezioni da candida albicans (chiamate anche candidosi) possono essere di tipo esterno o, quelle più pericolose, di tipo profondo.
Entrambe hanno inizio dalla candida intestinale.
La candida albicans intestinale
La candida albicans intestinale è l’origine dell’invasione silente. Come già detto, nell’intestino sono presenti lattobacilli acidofoli e bifidobatteri (circa 400 tipologie), facenti parte della flora batterica buona.
Tra le funzioni di tali microrganismi rientra il compito di mantenere equilibrato il ph intestinale, permettere la sintesi di alcune vitamine (esempio la K) o l’assimilazione di quelle ingerite.
Il buon funzionamento dell’intestino è basilare affinché i villi intestinali assorbano i micro elementi.
Quando invece la candida albicans si trasforma da benefica (muffa) a patogena (fungo) tale equilibrio è compromesso, permettendo una crescita incontrollata del fungo. Il primo tessuto assalito è la mucosa intestinale, che infiammandosi diviene più permeabile. Ciò induce ad un passaggio nel sangue di macromolecole di origine proteica, non ancora completamente digerite (che non attraverserebbero altrimenti una simile barriera), alle quali si agganciano anche le spore e le tossine della candida albicans. In tal modo, oltre ad invadere il resto del corpo, la candida albicans, provoca intolleranze alimentari dovute alle aggressioni di tali macromolecole da parte dal nostro sistema immunitario (perché riconosciute come agenti esterni).
Si verificano inoltre le sintomatologie della sindrome da lievito: stanchezza, irritabilità, alterazioni dell’umore, depressione, rallentamento della digestione, disturbi intestinali, aria nell’intestino e gonfiori, oltre al fatto che la candida albicans interferisce con l’assorbimento dei micronutrienti (vitamine, sali minerali, aminoacidi).
Un altro problema riguarda la quantità di tossine prodotte dal metabolismo di questo fungo, tra i quali ricordiamo il monossido di carbonio, l’alcool e l’acetaldeide (nocivi per il cervello), il metil mercurio (prodotto dal mercurio) capace di penetrare in maniera più efficace nei tessuti (principalmente nelle cellule cerebrali dove provoca gravi danni).
Infine le proliferazioni di questo fungo, tramite sistema arterioso e vasi linfatici, portano all’invasione silente del corpo (tipo profondo) e alle manifestazioni cutanee sulle mucose (tipo esterno).
La candida albicans di tipo esterno
La candida albicans di tipo esterno è quella più conosciuta e coinvolge il tratto della gola e l’apparato riproduttivo, sia nella donna dov’é molto più evidente (con macchie biancastre sulla mucosa della vagina) che negli uomini (con macchie rosse sul pene). Anche una simile candidosi è legata alla colonia sviluppatasi nell’intestino. Si può curare con antimicotici anche di uso topico e, nonostante coinvolga dal 50 al 75% delle donne, non rappresenta un motivo di grande preoccupazione (forse per questo la candida albicans non ci sembra un problema così grave).
La candida albicans di tipo profondo
La candida albicans di tipo profondo, a differenza del tipo esterno, è poco conosciuta, rappresentando però nella realtà una vera emergenza sanitaria nazionale (anche se nessuno sembra preoccuparsene).
Entrambe le due tipologie di candida, possono essere di tipo silente o manifestarsi al momento in cui il nostro sistema immunitario è indebolito.
La maggiore preoccupazione per la candida albicans di tipo profondo riguarda la compromissione dei tessuti dov’é solita albergare in attesa del momento in cui può svilupparsi in maniera acuta.
E ciò avviene nel cervello (perché la barriera ematoencefalica non la ferma), nei polmoni, nei reni, nel fegato, nel cuore; in pratica quasi dappertutto.
Una volta raggiunti gli organi bersaglio, la candida albicans incomincia a crescere, iniziando una guerra silente che coinvolgerà quei tessuti, per tutta la vita del soggetto. L’organismo umano reagisce con l’emissione delle citochine, mentre il sistema immunitario invia rinforzi (mastociti) per contrastare l’invasione di questo fungo.
L’infiammazione silente, che nel migliore dei casi ci permette di tenere sotto controllo l’invasore. Ogni volta che il nostro sistema immunitario s’indebolisce (ve ne accorgerete quando si manifesterà l’herpes), la candida albicans invade nuovi tessuti.
Siamo destinati a combattere questa guerra per tutta la vita!
Un ruolo importante lo riveste la nostra dieta alimentare, il nostro stile di vita (lo vedremo più avanti) e la giusta integrazione.
Quando l’infiammazione diviene cronica (chiamata sepsi), l’invasione potrebbe causare complicazioni mortali. Ciò accade in quella tipologia di malattie dov’é implicato il sistema immunitario: Aids e tumori (soprattutto leucemia). Ricerche confermano che il 10% delle infiammazioni croniche è dovuto alla candida albicans e che negli ultimi anni tale fenomeno ha registrato un incremento di 400 volte.
Le cause della candida
La proliferazione della candida dipende dall’alimentazione, che fornisce i nutrienti necessari all’accrescimento, o da deficienza immunitaria, che inibisce il contenimento dell’invasione.
Gli alimenti favorevoli alla candita sono gli zuccheri semplici, gli zuccheri complessi (pane, pasta, patate, legumi, riso) ed i lieviti (formaggi, lieviti usati per la panificazione).
Ora vediamo come il nostro sistema immunitario ci difende dalla candida albicans
La candida albicans e il sistema immunitario
Il nostro esercito è in costante guerra contro la candida albicans, organizzando le forze in campo in base agli stimoli delle citochine, sentinelle pronte a rilevare l’invasione. La candida albicans infatti viene contrastata dai linfociti Th1, ma ciò potrebbe provocare uno sbilanciamento del sistema immunitario (iperattività) che a lungo può causare malattie autoimmuni come l’artrite, la sclerosi multipla, la psoriasi, etc. Solo grazie al nostro sistema difensivo, siamo salvi dalla proliferazione di funghi. Tutto ciò ha un costo, sia in termini di dispendio di risorse che d’infiammazione cronica.
Il consumo di amidi e zuccheri è la causa scatenante della candida albicans
La candida albicans è un fungo saprofita (rif. pag. 291) che alberga fin dalla nascita nel nostro intestino cieco. Pur essendo utile (simbiotico) al metabolismo, la dieta moderna lo ha trasformato da alleato a nemico giurato del nostro corpo. Ricorderete che l’equilibrio tra la flora batterica buona e quella cattiva (di cui fa parte la candida albicans) è determinato dal tipo di cibo che ingeriamo. La dieta moderna che prevede il 60-70% di calorie sotto forma di carboidrati (di cui risultano essere pochi quelli semplici) soprattutto complessi, alimenta in maniera allarmante la candida albicans. Tale muffa si trasforma in fungo invadendo tutti i tessuti del nostro corpo (immettendo le sue spore nel flusso sanguigno). Quindi a differenza della flora batterica, che agisce solo localmente nel nostro intestino, la candida albicans aumenta l’infiammazione cronica in tutti i tessuti del nostro corpo. Inoltre attiva il sistema immunitario, causando uno squilibrio tra i linfociti Th1 e Th2, predisponendo il nostro corpo al rischio di malattie autoimmuni. Infine rendendo acido il bolo alimentare, inattiva gli enzimi Dao, Mao e Pao (rif.pag. 247), necessari per contrastare la formazione delle ammine biogene (istamina, putrescina, etc.).
Per tenerle a bada la candida albicans (purtroppo non la possiamo eliminare) dobbiamo percorrere due strade parallele: ridurre la quantità di glucosio nei nostri tessuti (visto che si ciba di esso) e migliorare l’efficienza del nostro sistema immunitario.
Per primo vanno eliminati tutti i carboidrati insulinici semplici e complessi. In tal modo la candida albicans non potrà proliferare (conquistando gli organi ancora non raggiunti) e far sviluppare le sue spore in funghi. Il secondo passo, mantenere il nostro sistema immunitario sempre efficiente, evitando momenti di deficienza immunitaria.
L’integrazione può essere un valido aiuto per tenere a bada la candida albicans.
1) Evitare che il nostro corpo subisca l’infiammazione cronica, perché ciò attiverebbe il cortisolo, il quale inibisce la produzione di linfociti indebolendo il nostro sistema immunitario.
Elenco dei nutrienti necessari: vitamina D, omega 3, potassio.
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo L’infiammazione cronica e l’integrazione.
2) Migliorare la funzionalità del nostro sistema immunitario in modo da impedire la proliferazione della candida albicans.
Elenco dei nutrienti necessari: quercetina, epigallocatechina gallato, chiodi di garofano, ornitina alfa-chetoglutarato, glutammina, acetil cisteina, zinco, rame, vitamina E, vitamina B12, vitamina B8, vitamina B7, vitamina B6, vitamina A, vitamina D, vitamina C.
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo Le malattie infettive e l’integrazione.
3) Contrastare la disbiosi, la Sibo e la permeabilità intestinale, perché permettono alla candida albicans d’immettersi nel flusso sanguigno.
Elenco dei nutrienti necessari: vitamina B9, chiodi di garofano, origano, zenzero, cannella, curcuma e pepe nero.
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo Le malattie intestinali e l’integrazione.
4) Diminuire la secrezione del cortisolo, per evitare la soppressione del sistema immunitario.
Elenco dei nutrienti necessari: cordyceps sinensis, schisandra, tribulus terrestris, ginseng, teanina, rhodiola rosea, magnonolo e onochiolo, tirosina, fosfatidilserina, melatonina, vitamina D.
Le spiegazioni sul loro effetto le trovate nel capitolo L’ipercortisolemia e l’integrazione.